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E-commerce sì o e-commerce no? Chi di voi non si è posto questa domanda almeno una volta nella vita? Sapete, nel corso della mia attività mi è stato posto questo stesso quesito almeno un centinaio di volte, ragion per cui ho maturato una personalissima idea sulla questione. Tuttavia, prima ancora di addentrarmi nel cuore del discorso devo fare qualche passo indietro e iniziare da una premessa.

Una delle mie aziende si occupa della realizzazione di e-commerce. Con questo non voglio dirvi che gestisce solamente la progettazione di un sito e la vendita al cliente, l'azienda si occupa infatti anche di tutta la parte relativa alla comunicazione del sito, al lancio, alla promozione, alla sua manutenzione e alla gestione; insomma si interessa di tutte quelle attività che insieme fanno l'unica cosa che l'e-commerce deve realmente fare, ovvero: vendere.

Vi state domandando perché vi ho fatto questa premessa? La risposta è semplice! Perché se oggi mi venisse chiesto: - “secondo te una farmacia deve tirare su un e-commerce?”, la mia risposta sarebbe no, assolutamente no! Il mio no non è casuale, è supportato da tutta una serie di motivazioni, una più valida dell'altra. La prima di tutte è che il 99% di siti e-commerce realizzati nel mondo non funziona, non vende. So bene che basterebbe questo dato a fare chiarezza sul mio no.

Tuttavia, voglio soffermarmi con voi sui tre motivi principali che oggi mi portano a sconsigliare a un farmacista la realizzazione di un e-commerce:

⁃ Il primo è che il mercato ormai ha i suoi leaders, uno su tutti Amazon. Capite bene, quindi, quanto possa essere difficile intraprendere una strada dove ci sono già dei precursori che si sono presi un'ampia fetta di mercato. Il rischio? Buttarsi dentro la battaglia dei prezzi, fare una guerra fra poveri, una guerra in cui chi vince è colui che applica lo sconto maggiore.
⁃ Il secondo motivo è che essendo l'e-commerce un progetto semplice da realizzare risulta anche economico. Per fare un e-commerce sono infatti sufficienti due-tre mila euro; ci sono addirittura siti a canone mensile o perfino a pezzo venduto. Tutte le farmacie, tutte le parafarmacie, i grossisti, i gruppi, i consorzi hanno la possibilità di fare un e-commerce, ma il risultato sarà solo e sempre uno: l'eccessiva frammentazione del mercato.
⁃ Il terzo motivo è che l'e-commerce non è economicamente vantaggioso. Se il vostro obiettivo è guadagnare dei soldi vi basterà fare un paio di calcoli per comprendere che la strada dell'e-commerce è un progetto che non regge economicamente se non su grossi numeri. Si parla di ricarichi di uno o due euro con i quali bisogna coprire tutti i costi di gestione, di magazzino, di stoccaggio, di spedizione e di promozione. Quindi, sempre che non si ottengano volumi veramente importanti, quale sarebbe il guadagno? 100-200-300 euro al mese! Ha un senso imbarcarsi in un'attività di questo tipo per un guadagno così irrisorio? È davvero questa la vostra sfida? Secondo me no.

Badate bene, il mio spunto di riflessione non nasce per convincervi, voglio solo un confronto sincero. Sono cosciente che tra voi c'è ancora chi vuole aprire il suo e-commerce. Ecco, al riguardo vi dirò che ci sono numerosissime cose da mettere in pratica prima d'intraprendere questa strada. La mia esperienza mi spinge dunque a darvi tre suggerimenti importanti:

⁃ Il primo è il seguente: specializzatevi in qualcosa, rendete il vostro e-commerce un negozio esclusivo, ritagliatevi un settore, distinguetevi, diventate voi stessi i leader di un settore specifico. Un esempio? La cura degli animali, il benessere del bambino e chi più ne ha più ne metta. L'importante è che vi ritagliate una fetta di mercato esclusiva.
⁃ Il secondo consiglio è: affidatevi sempre a dei veri professionisti. Realizzare un e-commerce è un vero e proprio progetto d'impresa, pertanto è importante affidare il progetto a chi ha già esperienza. Morale della favola: chi si occuperà del vostro e-commerce non deve essere solo il fornitore dello strumento, deve essere qualcuno in grado consigliarvi al meglio nella fase strategica, un professionista in grado di guidarvi nella promozione del vostro sito.
⁃ Eccoci al terzo e ultimo consiglio: pianificate investimenti a medio-lungo termine. Aprire un negozio di commercio elettronico non è diverso da aprire un altro punto vendita. Sarà dunque necessario preventivare una serie di costi per il lancio e il mantenimento della vostra vendita online. In sintesi quello che dovete fare è entrare nell'ottica che l'operazione che state eseguendo è quella di aprire un'altra attività commerciale. Dovete metterne in conto tutti costi: dalla promozione alla fidelizzazione, da questa alla gestione.

Ricordate inoltre che le mie riflessioni non vogliono essere un invito a non aprire o ad aprire un negozio online, ma un invito a pensare a quali sono oggi le vere motivazioni che vi spingono a mettere in piedi un e-commerce. Chiedetevi se questo è il mezzo giusto, ovvero quello che vi permetterà di fare la differenza nel mercato. Quando vi fermerete a pensare, astraete dal vostro collega che ha aperto un e-commerce, astraete dai consigli di un amico e pensate e ricordatevi sempre che l'imitazione è il più frequente errore strategico.

Maurizio Bellante

CEO & Founder

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