L’Agenzia europea dei medicinali (EMA) ha pubblicato il nuovo schema Prime (che sta per Priority Medicines), un piano di sviluppo per tutti quei farmaci considerati di importanza prioritaria in quanto capaci di apportare un grande vantaggio terapeutico a terapie già esistenti o di colmare il vuoto laddove al momento non esistono cure.
“Il lancio di Prime”, ha spiegato Vytenis Andriukaitis, commissario Ue per la Salute e la Sicurezza alimentare, “è un importante passo avanti per i pazienti e le loro famiglie, che da tempo sperano di accedere a trattamenti sicuri per i loro bisogni medici non soddisfatti, come i tumori rari, la malattia di Alzheimer e le altre demenze”.
Gli obiettivi di Prime sono essenzialmente due: accelerare lo sviluppo e l’autorizzazione di nuove classi di antibiotici o di alternative altrettanto efficaci e produrre dati affidabili per la valutazione regolatoria affinché i nuovi farmaci possano essere approvati in tempi più rapidi.
“Vogliamo fare in modo che i nuovi farmaci arrivino ai pazienti più velocemente”, ha affermato Tomas Salmonson, presidente del Comitato per i medicinali per uso umano dell’Ema. “Rafforzando la collaborazione tra i comitati scientifici e acquisendo e condividendo le conoscenze sui medicinali in tutte le fasi dello sviluppo, potremo garantire anche un uso efficiente delle risorse disponibili.”
L’Ema ha inoltre diffuso i documenti di orientamento aggiornati su Prime e sugli strumenti regolatori per l’accesso precoce nell’Unione europea, che riguardano nello specifico: valutazione accelerata, autorizzazione all’immissione in commercio condizionata e uso compassionevole.
Prime offrirà quindi tutti gli strumenti utili non solo a velocizzare il processo registrativo dei farmaci, ma anche a favorire una maggiore collaborazione fra le parti interessate.