Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di rinvio presentata da Roche e Novartis affinché il caso passi alla Corte del Lussemburgo. Le due grandi case farmaceutiche sono accusate di aver dato vita a un’“intesa orizzontale restrittiva della concorrenza”, allo scopo di favorire la vendita del prodotto più costoso a discapito di quello più economico.
Già sanzionate nel febbraio 2014 con una multa di 180 milioni di euro dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roche e Novartis dovranno ora rispondere della violazione dell’art.101 TFUE dinanzi alla Corte di Giustizia Europea.
I quesiti che il Consiglio di Stato ha deciso di sottoporre alla CGUE sono cinque e riguardano sostanzialmente la corretta interpretazione degli articoli che regolano gli accordi anticoncorrenziali fissati dal Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea.
E’ proprio per questo che il Consiglio di Stato ha deciso di accogliere l’istanza di rinvio:
“In ordine all’ammissibilità del rinvio pregiudiziale – si legge infatti nell’ordinanza – giova evidenziare ulteriormente che a fronte di una richiesta di rinvio espressamente formulata dalle parti, questo Consiglio di Stato, nella sua veste di giudice di ultima istanza, pur potendo, come sopra si è precisato, procedere autonomamente alla formulazione delle questioni da sottoporre alla Corte, senza che le parti in causa siano abilitate a predeterminarne il tenore, ha, tuttavia, l’obbligo di dare seguito alla relativa richiesta”.
Inoltre, il Consiglio di Stato tiene a precisare che “la rilevanza del rinvio pregiudiziale ai fini del giudizio risulta in maniera evidente dalla circostanza che una eventuale risoluzione della questione pregiudiziale nel senso indicato dalle parti private potrebbe determinare l’accoglimento dei motivi di appello diretti a contestare la violazione dell’art. 101 TFUE”.