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Gli ultimi anni hanno visto un profondo cambiamento nel mondo della farmacia. Un cambiamento che ha radici più profonde, rispetto a quello che apparentemente si legge, si scrive o si é portati a pensare. Se da un lato le istituzioni puntano ad indirizzare il settore verso una visione più nord europea se non addirittura americana della professione, dall'altra i titolari si ritrovano quotidianamente a vedersi cambiare le "carte in tavola" dagli organi istituzionali oltre che a convivere con l'accusa di aver goduto fin troppo tempo di privilegi, a volte ingiustificati ma a volte, semplicemente mal interpretati dall'esterno.

Vogliamo lasciare i commenti su un argomento fin troppo dibattuto a sedi più opportune, andando invece ad analizzare come i titolari di farmacia, intervistati nel mese di dicembre 2015 vedono il cambiamento della loro professione negli ultimi 15 anni, come pensano di affrontarlo e se, ed eventualmente cosa, temono per il loro futuro.

Chi Siamo

ToUp é azienda leader di settore nel marketing in farmacia. Dal 2008 crea prodotti e servizi esclusivamente rivolti a migliorare la qualità del fatturato dei punti vendita. Più di 340 singole farmacie clienti a livello nazionale, 27 collaboratori tra sede e territorio divisi tra consulenti commerciali, marketing sviluppatori e tecnici.

Il campione intervistato

Questo osservatorio sulla farmacia é stato effettuato in occasione della visita mensile che i consulenti marketing ToUp effettuano presso alcune farmacie clienti o telefonicamente su appuntamento.

Il campione analizzato é composto da 305 farmacie, attraverso intervista diretta al titolare.

La distribuzione territoriale é così ripartita:

Farmacie Piemonte: 54
Farmacie Liguria: 29
Farmacie Lombardia: 36
Farmacie Veneto: 3
Farmacie Trentino: 1
Farmacie Friuli: 1
Farmacie Toscana: 43
Farmacie Lazio: 42
Farmacie Marche: 1
Farmacie Puglia: 26
Farmacie Calabria: 1
Farmacie Sicilia:37
Farmacie Sardegna: 31

L'alto grado di collaborazione e fidelizzazione degli intervistati, il tempo dedicato a tale sondaggio da parte dei dottori, la distribuzione territoriale, il campione piccolo ma sicuramente rappresentativo possono permetterci di identificare tale osservatorio un dato di tendenza a livello nazionale.

Il campione é stato stimolato su tre argomenti.

La prima domanda voleva essere un'analisi sulla percezione che il farmacista ha della sua professione oggi rispetto al passato.

Alla domanda: "In cosa pensi sia peggiorata la professione del farmacista negli ultimi 15 anni?"

Un valore molto rappresentativo é dato dall'importanza che viene data alla TROPPA INFLUENZA DA PARTE DELLO STATO, indicata come motivo di malcontento per il 12% del campione intervistato. Il vero problema che però affligge il 65% dei titolari di farmacia é quello di MINORI GUADAGNI E TEMPO LIBERO E DELLA TROPPA BUROCRAZIA.

Una piccolissima parte invece ha lamentato il fatto che BISOGNA AV ERE PERSONALE PIÙ QUALIFICATO, o che l'attività ora richiede IL FATTO DI DOVER AVERE TROPPI NUOVI SPAZI E REPARTI PER ACCONTENTARE LA CLIENTELA. Entrambi i dati emergono con un 2% di menzione.

Solo un 3% infine Indica LA CONCORRENZA come elemento che ha peggiorato la qualità del lavoro.

La seconda domanda voleva essere un termometro sulla reale paura derivante dai cambiamenti in atto.

Alla domanda: Temi mai per il futuro della tua farmacia?

Emerge subito un dato eclatante: solo il 2% del campione intervistato risponde NO, PERCHÉ ABBIAMO TUTTO PER SOPRAVVIVERE. Non preoccupati per il loro futuro ma spaventati dalla prospettiva di AVERE SEMPRE MENO TEMPO LIBERO E GUADAGNARE MENO é il 7% del campione.

A differenza del quesito precedente, qui chi TEME LA CONCORRENZA rappresenta una percentuale più ampia posizionandosi al secondo posto con un 22%.

Anche in questo caso, la maggior incertezza é però data dalla TROPPA INFLUENZA DELLO STATO (27%) in termini di burocrazia, incertezza sulle regolamentazioni ed eccessiva pressione fiscale.

Il 15% sostiene di avere PAURA DELLE MULTINAZIONALI che, dopo l'ingresso dei capitali si stanno affacciando anche nelle farmacie italiane.

Il resto del campione ha dato risposte neutre.

La terza domanda voleva essere un confronto sulle strategie adottabili per affrontare il cambiamento in atto

Alla domanda: cosa ti piacerebbe poter fare per far crescere la tua farmacia.

Il 36% sostiene di AVERE GIÀ TUTTO QUELLO CHE NECESSITA ad una farmacia moderna per poter competere sul mercato.

Solo il 2% del campione indica il bisogno di FORMARE IL PERSONALE, quale strategia di crescita per il prossimo futuro e ben il 62% ritiene che nel breve termine ci sarà l'esigenza di INSERIRE NUOVI SERVIZI, REPARTI O PRODOTTI O EFFETTUARE OPERE DI RISTRUTTURAZIONE per avere più visibilità.

Conclusioni

Nonostante i sostanziali cambiamenti che il settore ha subito negli ultimi 15 anni la categoria, se pur preoccupata e dubbiosa sul futuro, non risulta ancora particolarmente spaventata dalla situazione e manifesta una discreta sicurezza sul proprio modo di operare.

La concorrenza viene vista come normale confronto di mercato, mentre sono le dinamiche politiche a destare preoccupazione.

Tendenzialmente la risposta ai cambiamenti é abbastanza tradizionale e poco rivolta a qualcosa di più innovativo e drastico.

Tale osservatorio rappresenta una semplice analisi statistica ed imparziale dei risultati rilevati su un campione di farmacie.

Maurizio Bellante

CEO & Founder

Commenti(2)

GINO REPETTO Venerdì 18 Marzo 2016

Più che per il tempo libero, che non mi stupisce conoscendo la categoria, trovo shockante che SOLO un farmacista su 7 (15%) abbia menzionato la paura dell´entrata dei capitali. E proprio nelle settimane in cui a livello politico si decide il futuro della farmacia.
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SCAGLIONI RENZO Venerdì 15 Gennaio 2016

il fatto che su due domande il farmacista sia preoccupato per il tempo libero la dice lunga. Comunque complimenti per l´iniziativa dell´OSSERVATORIO.
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